Alta Langa Roma, le bollicine Piemontesi nella Capitale

Torna nella Capitale, Lunedì 16 giugno 2025,  Alta Langa Roma, la manifestazione dedicata ad Alta Langa DOCG.

L’appuntamento è per lunedì 16 giugno 2025, dalle 10.30 alle 17.30 allo Spazio Field a Palazzo Brancaccio – con ingresso da via Merulana 248.

Più di 30 produttori associati al Consorzio presenteranno al pubblico una selezione delle loro cuvée di metodo classico attualmente in commercio, in tutto oltre 70 etichette tra bianchi, rosati, lunghi affinamenti.

Le aziende partecipanti ad Alta Langa Roma:

Agricola TT, Banfi, Bera, Bosca, Bricco Maiolica, Cavallero, Cantina Clavesana, Cascina Bretta Rossa, Colombo, Contratto, Coppo, Cuvage, Deltetto, Enrico Serafino, Ettore Germano, Ferraris Agricola, Fontanafredda, Gancia, Ghione, Giulio Cocchi, La Torre di Castel Rocchero, Marcalberto, Marco Capra, Mauro Sebaste, Piazzo Comm. Armando, Podere Gagliassi, Rapalino F.lli, San Biagio, Tenuta Carretta, Tenuta Langasco, Tenuta Rocca, Terre del Barolo, Tosti1820, Vite Colte.

L’Alta Langa DOCG rappresenta l’eccellenza degli spumanti metodo classico piemontesi.
È una denominazione caratterizzata da una produzione contenuta, ma con una storia che affonda le radici nel tempo: è stato infatti il primo metodo classico a vedere la luce in Italia, già a partire dalla metà dell’Ottocento, all’interno delle suggestive “Cattedrali Sotterranee” di Canelli, oggi fregiate del titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Realizzato esclusivamente con uve Pinot Nero e Chardonnay, utilizzate in purezza o in percentuali variabili, l’Alta Langa è sempre millesimato, riportando così l’anno della vendemmia direttamente in etichetta. Può presentarsi in versione bianca o rosata, brut o dosaggio zero, e si distingue per gli straordinari tempi di affinamento sui lieviti, imposti dal rigoroso disciplinare: non meno di 30 mesi.

Il territorio vocato alla produzione dell’Alta Langa DOCG si estende nella zona collinare del basso Piemonte, sulla destra del fiume Tanaro, e abbraccia 149 comuni distribuiti tra le province di Asti, Alessandria e Cuneo.

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