Due passi in vigna: in Ciociaria e in Abruzzo le proposte di due giovani cantine

Il vino, i cavalli e l’arte. Tre passioni che hanno riunito un gruppo di amici, provenienti da diverse parti del mondo. E’ nata così nel 2021 Donna Vittori, un borgo agricolo nel cuore della campagna ciociara di Paliano che produce vini naturali in cinque ettari di terreno, per un totale di 10 mila bottiglie all’anno.

La prima vendemmia risale al 2022, ed è quella i cui frutti abbiamo potuto degustare tra i banchi di “Due passi in vigna”, l’evento organizzato dai ragazzi di Vinario4 diventato ormai un appuntamento imprescindibile per appassionati ed esperti del settore.

“Il nostro sogno è di diffondere la bellezza, di aprire il mondo al gusto divino del vino Cesanese del Piglio DOCG e al profumo delicato dell’olio d’oliva Rosciola”, spiegano questi ragazzi dai sogni audaci e dagli occhi che brillano: “Al primo ettaro di uve Cesanese, nel 2022 ne abbiamo piantati altri quattro e nel 2024 abbiamo aperto la nostra cantina”. Il risultato è “Lettera”, un vino rosso Cesanese del Piglio DOCG, il Lazio Rosso IGT “Clea” da uve sangiovese e un vino rosé da vitigni antichi il cui nome è tutto un programma: “Love is a choice”.

“Lettera è dedicato al nostro cavallo che abbiamo voluto rappresentare nell’etichetta disegnata da Edoardo Bernardi”, raccontano i giovani produttori: “Il 2022 è stata anche la nostra prima vendemmia e dopo la fermentazione in serbatoi di acciaio, Lettera ha trascorso 6 mesi in botti e barrique di legno rigenerate per affinarsi ed altri 8 mesi in bottiglia”.

Clea”, invece, è il risultato della scoperta che il Sangiovese, il vitigno italiano più famoso al mondo, si adatta molto bene al terroir ciociaro: il nome del vino è un omaggio al pastore tedesco che supervisiona tutti i lavori in vigna ed è “social” con gli ospiti. Completa la gamma “Love in a choice”, vino rosé particolarmente adatto al clima estivo, “dedicato al nostro sogno, a tutte quelle persone che si innamorano della Ciociaria e del nostro progetto”.

Anche i grani antichi fanno parte della “filosofia” del borgo agricolo, in cui si coltiva grano duro Cappelli, grano tenero Autonomia B e Farro spelta per realizzare le paste e gli impasti della pizza al cetro delle “cooking class” e della “pizza experience” da proporre ai visitatori che vogliono condividere l’armonia prodotta dal connubio di salute, gusto e bellezza. Passeggiate e picnic tra i vigneti, aperitivi e degustazioni guidate, possibilità di organizzare e festeggiare i propri eventi speciali completano l’offerta di questo agriturismo immerso nella natura e circondata da ulivi, allori e antiche varietà di mele di Paliano.  

“Nell’agricoltura ho trovato il connubio perfetto tra l’amore che ho per la natura e la terra che mi nutre, nella vite e nelle sue profonde radici ne ho visto lo stesso legame, nel vino ne ho assaggiato i suoi frutti più caratteristici”.

Guerino Pescara, agronomo ed enologo, spiega così il legame stretto tra la terra e il vino, che caratterizza tutto il suo percorso di enologo e sommelier e l’ha portato, forte di un’esperienza ventennale, a produrre le sue etichette, sotto il nome di Pescaravini, per un totale di 18 mila bottiglie all’anno. E’ nato così “Carta bianca”.

“Non un vero progetto commerciale bensì un desiderio, un manifesto”, lo definisce Guerino: “E’ il frutto di una sinergia, come avviene molto facilmente in natura, per questo non parla una sola lingua ma cerca di esprimere le diverse sfaccettature che il vino può avere nella mia terra, grazie alle diverse declinazioni del nostro vitigno più rappresentativo: il Cordisco”.
Era chiamato così, anticamente, negli Abruzzi il vitigno Montepulciano, che nella Valle Peligna è caratterizzato da terreni calcarei e protetto da imponenti massicci montuosi, con notevoli escursioni termiche che imprimono ai vini freschezza ed una delicata struttura tale da rendere il corpo del vino snello, rampante. “Cordisio” è dunque un vino rosso porpora con sfumature violacee, eleganti sentori di confettura di frutti rossi e note aromatiche più speziate che lo rendono fresco e persistente.

L’oscuro” è invece un vino fermentato: considerato il vino delle grandi occasioni, tradizionalmente celebrava le feste e ogni evento conviviale.
Completa la gamma di PescaraVini “Bollata”, una versione di bollicine metodo classico che mescola il Trebbiano Abruzzese e la Malvasia, due opposti che si attraggono e si integrano perfettamente ma che, nella declinazione di Guerino, acquistano una dose in più di brio grazie grazie al tocco Satén.

Michela Nicolais

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