Latium Wine Festival, una piattaforma per valorizzare i vini del Lazio e per esaltarne al contempo la forza di una tradizione millenaria e il desiderio di evoluzione.
Presentazione, talk e degustazioni si accompagnano a un importante workshop sulla sostenibilità, tema centrale dell’evento che vuole porre l’accento sull’innovazione di processi e prodotti delle cantine laziali.
Ad animare il festival sono state 14 tra le più rappresentative aziende del territorio: Casale del Giglio, Le ferriere Latina, Ômina Romana, Velletri, Roma, San Giovenale, Blera, Viterbo e molte altre.
Il Latium Wine Festival nasce da un’idea di Sabina Minutillo Turtur, esperta di comunicazione, Gelasio Gaetani d’Aragona, persona di riferimento nel mondo del vino internazionale, e Vienna Eleuteri Held, studiosa della sostenibilità. “Il Lazio – commenta Sabina Minutillo Turtur – è uno dei pochi territori nel mondo del vino che è ancora da comunicare e ciò ne acuisce il fattore ‘unexpected’. Questo rappresenta una carica attrattiva verso tutte le persone che attraverso il vino sono alla ricerca di esperienze esclusive. Il nostro scopo è riuscire ad esprimere questa ricchezza con dei linguaggi nuovi, emozionali, e farli diventare un volano per l’economia e l’attrattività del territorio”.
L’intento è dunque quello di dare ai vini del Lazio, spesso ancora sottovalutati, l’importanza che meritano, al fine di incrementare la loro promozione e il loro rilancio a livello nazionale e internazionale. Fiore all’occhiello di queste due giornate sarà il workshop sulla Sostenibilità, condotto da Vienna Eleuteri Held insieme a Riccardo Velasco. Questi ultimi presenteranno i pilastri alla base della sostenibilità, illustrandone i vantaggi e spiegandone l’attuabilità da parte di tutti gli attori del territorio laziale.
