Gaglioppo, vino identitario e longevo

Viaggio sensoriale che, attraverso la degustazione di otto cantine selezionate, ha portato  i partecipanti al Seminario organizzato dalla FIS, alla scoperta dalle marcate connotazioni identitarie che contraddistinguano i rossi calabresi ottenuti da uve Gaglioppo.
Un’occasione unica per scoprire grandi vini rossi, complessi, strutturati, capaci di invecchiare acquisendo caratteristiche uniche e riconoscibili, come una tannicità sapientemente domata dagli enologi.


Percorso che il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, ha intrapreso per portare i vini delle denominazioni di questo territorio sempre maggiormente all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori.

l Gaglioppo, la varietà calabrese per eccellenza, è presente lungo tutto il territorio regionale, tra le colline orientali dell’altopiano della Sila e la Costa Jonica, così come anche in altre regioni del Sud Italia, ma è nella zona del Cirò che regala il meglio di sé.

Negli ultimi anni si è recuperata tantissima strada persa, grazie al ritorno alla Terra di giovani che sono subentrati ai padri, e che hanno deciso di creare le loro piccole cantine smettendo cosi di vendere uva. Anche gli studi scientifici fatti su questa bacca rossa hanno portato alla convinzione che le caratteristiche di questo vitigno, che per anni hanno cercato di nascondere, in realtà sono caratteristiche uniche al mondo. Certamente non un vino per tutti, ma un vino unico. Questa bacca rossa è in grado di essere lavorato per produrre vini giovani, vini maturi, vini riserva, grandi vini rosati, straordinario nella spumantizzazione metodo classico, sia in bianco che in rosé, può essere lavorato in acciaio, in barrique, in vasche di cemento. Insomma, un grandissimo vino per grandissimi appassionati di Terroir.

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