Vinoforum: dalla provincia di Bergamo una delle piccole docg d’Italia

31 ettari per creare un’opera d’arte: un moscato passito a bacca rossa.
Il Moscato di Scanzo è una delle più piccole docg d’Italia, e i frequentatori di Vinòforum hanno avuto il privilegio di visitare lo stand del Consorzio di tutela che prende il nome da questo vino da meditazione che vanta radici antichissime.

La prima testimonianza è infatti datata 1347. Nei secoli arrivano poi testimonianze di lotte all’ultimo sangue tra Guelfi di Scanzo e Ghibellini di Rosciate per disputarsi le ambite botticelle di “moscadello”. Nel 700, infine, il pittore e architetto Quarenghi lo donò alla zarina Caterina II di Russia e da qui conquistò la sua fama e notorietà in tutto il mondo, fino a diventare il più caro vino quotato alla borsa di Londra in quegli anni.

Questo preziosissimo vino è ottenuto dall’omonimo vitigno coltivato esclusivamente nel comune di Scanzorosciate, nella provincia di Bergamo. La vendemmia avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre, quando le uve meticolosamente selezionate vengono poste in appassimento per un minimo di 21 giorni.

La procedura di appassimento avviene adagiando le uve su graticci oppure in apposite cassette in ambienti ventilati o termo condizionati, al fine di controllarne l’evoluzione ed evitare la formazione di muffe. Il disciplinare di produzione prevede che per almeno due anni il prodotto rimanga in vasche d’acciaio per affinare le sue qualità e conservato poi in bottiglia, sempre in condizioni ambientali favorevoli, per diversi anni. Vista la produzione molto limitata, è da considerarsi un prodotto di nicchia, esclusivo e ricercato.

Il Consorzio di tutela del Moscato di Scanzo – nato nel dicembre del 1993 dalla trasformazione dell’associazione Produttori Moscato di Scanzo, fondata nel dicembre 1982 – ne garantisce, con il suo marchio, la qualità e ne valorizza l’eccellenza, puntando a far conoscere in Italia e nel mondo questo vino unico e inconfondibile al palato.
Prugna, confettura, rosa canina, marasca, salvia e sottobosco le principali caratteristiche olfattive di questo vino dal colore rosso rubino carico, con note di tabacco e cioccolato che si evolvono e si amplificano con l’invecchiamento.

https://consorziomoscatodiscanzo.it

Michela Nicolais
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