Roma, città del vino

La capitale entra nell’Associazione dei Comuni enoturistici italiani. Mercoledì 23 marzo, in Campidoglio, anche la presentazione della XX edizione del Concorso Enologico Internazionale, in programma a Priocca (Cuneo) dal 19 al 22 maggio. L’Assessora Sabrina Alfonsi e il Presidente dell’Associazione Angelo Radica: “Una partecipazione importante per promuovere le eccellenze enologiche e le economie dei territori”

La capitale, con i suoi vigneti urbani ed extraurbani, la presenza di cantine e produzioni di qualità, entra nell’Associazione dei Comuni enoturistici italiani, oggi 470. L’ingresso di Roma nel circuito vinicolo è stato ufficializzato il 23 marzo in Campidoglio, alla presenza dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente, Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, e del Presidente di Città del Vino, Angelo Radica; del vicepresidente di Città del Vino, Alberto Bertucci; e del Presidente degli Ambasciatori delle Città del Vino, Carlo Rossi. Durante la cerimonia è stata presentata anche la XX edizione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino: dal 19 al 22 maggio in programma a Priocca (Cuneo) le commissioni d’assaggio.

“Dopo aver aderito a fine febbraio all’Associazione Nazionale città dell’Olio quella di oggi alle Città del Vino è la naturale continuazione del percorso di sviluppo della food policy della nostra città che vede questa amministrazione fortemente impegnata a recuperare e valorizzare la propria vocazione agricola e a sostenere la rete dei nostri produttori locali”,

ha commentato l’assessora Alfonsi:  “Anche a seguito del lavoro del Consiglio del Cibo, riunitosi per la prima volta nel febbraio scorso, e che in queste settimane avrà nuovo impulso con la convocazione dei tavoli di lavoro tematici, crediamo che l’Associazione sarà uno strumento in più per sostenere, promuovere e valorizzazione il vino del nostro territorio e con esso il movimento dell’enogastronomia e dell’enoturismo. Un settore che oltre a un’importante valenza economica ha la capacità di valorizzare il paesaggio e recuperare aree rurali urbane e periurbane utili e riconnettere centro e campagna”. “L’ingresso di Roma è un passaggio importante per la storia e l’evoluzione della nostra Associazione”, afferma Radica: “La capitale, con i suoi vigneti e le sue produzioni di qualità, può arricchire e sviluppare la visione e i progetti che portiamo avanti da anni, dall’enoturismo ai piani regolatori delle Città del Vino, dalla difesa delle produzioni tipiche al nostro concorso enologico internazionale, nato vent’anni fa e in crescita costante per numero di cantine e territori in gara”.

“Un concorso – conclude Radica – che genera visibilità e ricadute economiche sui territori, che oggi si fanno avanti per ospitare, un altro successo di cui siamo orgogliosi. Nel 2023 e nel 2024, ad esempio, si sono già prenotate Sambuca di Sicilia (Ag) e Gorizia, che l’anno successivo sarà anche Capitale Europea della Cultura insieme a Nova Goriča”.“Le produzioni vitivinicole della Regione Lazio sono sempre più apprezzate nel panorama Nazionale ed internazionale segno di una ricerca costante nella qualità da parte delle aziende produttrici, l’ingresso di Roma Capitale con il marchio D.O.C. Roma ne è la testimonianza”,  aggiunge il vice Presidente delle Città del Vino e sindaco di Nemi (Rm) Alberto Bertucci.
Le commissioni internazionali della XX edizione del Concorso Enologico saranno ospitate tra le colline del Roero, dove si stima la presenza di oltre 1.500 campioni in arrivo da tutto il mondo per le degustazioni alla cieca, che si terranno nei locali di Mondodelvino.

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