Un Mare diVino: un’azienda di famiglia punta tutto sulla Malvasia Puntinata

Concentrarsi su un unico vitigno, per lasciargli sprigionare tutte le sue infinite sfumature, attraverso la produzione di vini e spumanti che ne riescano ad esaltare le caratteristiche e le qualità. E’ la scelta di Gabriele Pulcini, che nell’azienda vitivinocola che porta il suo nome – incontrata ad Ostia tra i banchi di assaggio di “Un Mare diVino” – ha deciso di puntare tutto sulla Malvasia Puntinata per testimoniare l’appartenenza a un territorio particolarmente vocato alla coltivazione di queste uve e ad una tradizione di famiglia giunta con lui alla terza generazione.

Con la tradizione nel cuore e la voglia di innovare la GPV – Gabriele Pulcini Vini vuole far conoscere questa speciale varietà di uva Malvasia Puntinata, tipica dei Castelli Romani, in tutte le sue migliori espressioni. Siamo a Monte Porzio Catone, borgo che sorge su un rilievo collinare a sud di Roma e occupa in parte quello che fu il territorio dell’antica Tusculum, un agglomerato nella zona dei Colli Albani, abitato al tempo dei romani dai Prisci, forte popolazione di agricoltori. La coltivazione della vite, nonché la sua progressiva estensione e specializzazione, è di antichissima origine in queste zone e molteplici fonti lo raccontano. La storia di Monte Porzio Catone e l’identità dei suoi abitanti sono quindi profondamente legate alla cultura del vino da sempre.

Nel centro storico del paese si trova il laboratorio di Gabriele Pulcini, nei locali di un importante palazzo, che ospitava la sede estiva del Collegio Inglese sin dalla fine del XVIII sec. La proprietà venne acquistata nel dopoguerra dal nonno Carlo, noto produttore di vino del paese, che la trasformò in una cantina, da dove tutti i giorni, con il suo cavallo e il suo carro, partiva per consegnare le botti di vino che i ristoratori di Roma erano già venuti ad assaggiare e a scegliere. Tranne durante il periodo che va dal 2003 al 2018, nel quale la sua famiglia ha aperto un ristorante di cucina tipica, questo locale è sempre stato destinato alla produzione di vini. Il padre Pompeo lo ereditò e lo utilizzò come laboratorio di spumanti con metodo classico, che ebbero molto successo nella zona perché lavorati in modo egregio seppur artigianale, utilizzando le uve del Frascati.
Da qui la passione di Gabriele per gli spumanti e la voglia di creare dei prodotti unici esaltando le caratteristiche della Malvasia Puntinata.

Ultimo di tre fratelli, di una famiglia semplice e felice, Gabriele decide di inseguire il suo sogno un giorno in cui, a cena con il suo enologo ed un produttore locale, iniziano a parlare di Malvasia Puntinata e si risveglia in lui il desiderio di seguire le orme del padre, che nel frattempo era scomparso, producendo spumanti con metodo classico. Così, dopo aver gestito per anni il ristorante di famiglia ed aver seguito un percorso di studi di Economia e Management all’Università di Roma Tor Vergata, comincia con una piccola produzione utilizzando il know-how e la passione ereditate da papà Pompeo, con l’obiettivo di creare prodotti di qualità e un brand capace di riqualificare i vini della zona e contribuire a risollevare un settore importante, che a Monte Porzio Catone è sempre più lasciato a se stesso.

Non so bene quando ci fu il primo incontro tra il vino e la mia famiglia, forse, citando Vittorio Gassman, er nonno, der nonno, der nonno de mi nonno, er prius, già produceva vino”, racconta Gabriele: “Credo di aver sempre avuto una goccia di vino nel mio sangue, quella goccia che mi ha portato a lasciare una strada già spianata come quella del ristorante per inseguire il mio grande sogno”. Quando vuole descrivere il modo in cui in azienda si fa il vino, Gabriele utilizza un verbo molto preciso: coccolare.

La vendemmia inizia molto presto, nella seconda metà di agosto, per poter ottenere determinati valori di acidità e ph. La raccolta avviene con cassette da 15kg per evitare eventuali rotture di acini che potrebbero influire sulla fermentazione. Molta attenzione viene data anche alla conservazione della Malvasia Puntinata, in modo da non compromettere nei periodi freddi dell’anno il perlage nel prodotto finito.

L’innovazione, legata alle forti radici, sono e saranno le componenti fondamentali della mia azienda, puntando sempre di più alla perfezione e genuinità dei miei prodotti”, garantisce Gabriele: “Sono convinto che collaborare con i migliori produttori di Malvasia Puntinata, selezionare i migliori terreni e creare forti sinergie nel settore, lasceranno sul vostro palato la sensazione di non aver mai assaggiato niente di così buono”.

E i risultati si vedono: basta assaggiare due prodotti come il Paino,  uno spumante metodo Charmat giovane e fresco, ricco di mineralità, e il Sensale,  un vino bianco possente in profumi, colori e corposità, ideale per chi vuole cominciare e terminare un pasto senza dover mai cambiare vino. Provare per credere, insomma, magari in uno degli eventi organizzati di frequente in cantina.

Michela Nicolais

 

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