UN TERROIR SENZA PARAGONI
Da secoli, un singolare vigneto sull’isola di Mazzorbo sfida la salsedine e le maree, dando origine a un vino dalle caratteristiche uniche al mondo. Qui, il vitigno autoctono Dorona di Venezia ha trovato un equilibrio sorprendente tra la vocazione del terreno e la costante minaccia dell’acqua salmastra.
Nel 2010 la prima vendemmia, ha riportato la Dorona di Venezia nelle più prestigiose enoteche del mondo. Negli anni successivi, il vino, anche grazie al crescente interesse per i vini macerati, è diventato un vero e proprio cult, scalando le classifiche più importanti del settore. La mineralità e il marcato e il richiamo al terroir iodato della Venezia nativa sono le note che conquistano gli appassionati.
UN BIANCO DALL’ANIMA ROSSA
Una macerazione prolungata, quasi audace, conferisce a questo bianco una struttura imponente e una notevole capacità di invecchiamento. Ispirato alla tradizione contadina e ai grandi vini rossi, Venissa si presenta come un bianco di carattere, profondamente legato al suo inimitabile terroir. Un solo ettaro al mondo coltivato a Dorona di Venezia, per una produzione annua limitata a circa 3500 bottiglie.
Nel 2011 nacque anche il Rosso Venissa, prodotto da un vigneto di Merlot e Cabernet Sauvignon nella vicina isola di Santa Cristina, e dallo stesso vigneto, con l’annata 2013, vide la luce anche il Rosso Venusa.