Il 4 giugno 2025, Roma ha ospitato “Amarone in Capitale”, un evento di spicco per appassionati e professionisti del settore vinicolo. Organizzato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella, l’appuntamento ha visto il Complesso Monumentale dell’Acquario Romano trasformarsi in una cornice elegante e accogliente per il “re dei rossi” veneti, l’Amarone, e gli altri pregiati vini della Valpolicella.
“Secondo Marco”. Il nome è tutto un programma, e dice molto del rapporto tra un padre e un figlio. Siamo a Fumane, nel cuore della Valpolicella classica, tra Verona e il Lago di Garda, e Marco Speri definisce così il legame tra lui e suo padre, Benedetto, il fondatore della cantina:
“Quando prosegui una tradizione di famiglia, da una parte c’è la paura di cambiare, dall’altra c’è la voglia di fare qualcosa di nuovo, di lasciare un’impronta che possa essere vista dalle generazioni future”.
“Spesso desideriamo che i nostri figli seguano le nostre orme e siamo felici di condividere esperienze con loro”, racconta Benedetto: “Quando intraprendono percorsi diversi ci sorprendiamo e a volte ci arrabbiamo, ma ne siamo in fondo orgogliosi”.
E Benedetto può essere orgoglioso di suo figlio Marco, che dopo anni di ricerca, senza rinnegare ma anzi utilizzando l’esperienza paterna come irrinunciabile trampolino di partenza, ha messo a punto un impianto a pergola modificata, detta Pergoletta ad Y, che permette di far filtrare maggiore luce e vento e aumenta la superficie della parete fogliare. Il risultato, grazie al terreno ricco di sali minerali e variabile nella stratigrafia, sono le quattro varietà classiche del territorio – Valpolicella Classico, Ripasso, Amarone e Recioto – che offrono al palato freschezza e intensità, essenziali nel percorso di chi ricerca prima di tutto la qualità che deriva dalla tipicità di un terroir unico e famoso nel mondo, quello della Valpolicella, messo in mostra anche a Roma grazie all’iniziativa dell’omonimo consorzio, nato nel 1924 e che include e tutela i 19 comuni della provincia di Verona.
“Non facciamo sempre Amarone, solo quando viene bene”: è la filosofia di Corte Saibante, azienda che ha ottenuto la certificazione biologica nel 2019 e produce oggi circa 15 mila bottiglie all’anno.
Ci troviamo a San Pietro in Cariano, territorio nel quale l’antica famiglia nobile dei Saibante, all’epoca dei domini della Repubblica Veneziana, possedeva dimore, case coloniche e terreni.
Anche questa è una storia vincente che nasce dalla passione per i vigneti di famiglia, all’insegna della valorizzazione di una cultura enologica secolare.
Una cantina moderna, progettata secondo gli ultimi standard tecnologici, e circondata dai vigneti è il fiore all’occhiello di un patrimonio vitivinicolo che travalica le generazioni: il Valpolicella Classico, il Valpolicella Superiore, il Ripasso e l’Amarone della Valpolicella, re indiscusso di queste terre, trovano spazio in una cantina ampia e ben organizzata, suddivisa in aree distinte per ogni fase di lavorazione delle uve.
La bottaia è invece ospitata in parte nella moderna cantina in parte nei sotterranei dell’antica Villa Saibante, a pochi metri di distanza. Per l’affinamento in legno vengono impiegate botti di rovere di diversa misura e caratteristiche.
L’arte come fonte di ispirazione e luogo di ricerca, da tradurre poi in veri e propri “Progetti vinicoli”. E’ la scommessa di Pasqua Vini, azienda di 230 ettari a conduzione familiare, che da tempo collabora con artisti di tutto il mondo – tra cui la famosa Saatchi Gallery di Londra – costruendo relazioni basate sull’idea condivisa che l’innovazione debba nascere da una profonda conoscenza di storia e tradizione.
Altra parola d’ordine, sostenibilità: da lungo tempo la cantina è impegnata nell’adozione di strategie di business compatibili con le esigenze dell’ambiente, dal consumo energetico ridotto ai minimi alle strutture che regolano naturalmente la temperatura, dalla minimizzazione dello spreco degli imballaggi (come vetro e carta) al mantenimento di tutte le principali certificazioni di qualità.
Per spiegare l’importanza di questi requisiti, la scelta di Pasqua Vini è un ciclo di podcast, creato in collaborazione con Wired, che raccoglie una serie di interviste con l’intento di affrontare il tema da varie angolature, dando voce sul proprio sito all’esperienza e alla voce di protagonisti che operano a vario titolo nel tessuto sociale. La non convenzionalità, tratto distintivo dell’azienda, si esprime anche nei prodotti vinicoli, come la linea “Mai dire mai”, che comprende un Valpolicella Superiore Doc 2015, dal carattere deciso e persistente grazie anche alle note speziate, e un Amarone della Valpolicella Docg 2016, vino di grande concentrazione, struttura, eleganza e potenza, ancora giovane ma già con una grande personalità.
Michela Nicolais